Meno costruzioni ma più ristrutturazioni e riqualificazioni: ecco come il comparto edile prova ad uscire da una crisi profonda. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Dipartimento Finanze. In particolare, 389.053 pugliesi hanno fruito l’anno scorso degli incentivi concessi per il recupero ed il miglioramento del patrimonio edilizio. L’ammontare complessivo dichiarato è stato di 219 milioni 862mila euro, per una spesa media di 565 euro. Rispetto all’anno precedente, il numero dei contribuenti è salito dell’83 per cento, l’ammontare dichiarato è cresciuto del 148 per cento, e la spesa media è aumentata del 6 per cento.
In 77.369 hanno approfittato delle detrazioni per gli interventi finalizzati al risparmio energetico. L’incremento è di 13.709 contribuenti, con un ammontare complessivo dichiarato di 39 milioni 560mila euro. Impressiona la crescita di coloro che hanno fruito del «bonus arredi». I contribuenti che effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio possono infatti fruire di un’ulteriore riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A.
Il Bonus ristrutturazioni 2019 è stato inserito nella Legge di Bilancio numero 145 del 30 dicembre scorso ma fu introdotto per la prima volta nel giugno del 2012 e prorogato di anno in anno. Per quest’anno non ci sono particolari novità normative ma c’è l’obbligo di trasmettere all’Enea la documentazione per usufruire dei vantaggi garantiti dagli sgravi fiscali. L’obbligo però riguarda solamente gli interventi di riqualificazione energetica e dunque non tutte le altre tipologie di lavori.
Nell’ambito dei lavori di recupero del patrimonio edilizio rientrano anche le spese sostenute per realizzare interventi antisismici, con particolare riguardo all’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici. Si può usufruire di una maggiore detrazione al 70 per cento quando gli interventi determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore e persino all’80 per cento quando si passa a due classi di rischio inferiori. Per gli interventi antisismici effettuati sugli edifici condominiali sono previste detrazioni più elevate che salgono al 75 per cento delle spese sostenute nel caso di passaggio a una classe di rischio inferiore e all’85 per cento quando si passa a due classi di rischio inferiori. La detrazione va calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 96mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e va ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Dichiarazioni 2017
(anno d’imposta 2016) |
Dichiarazioni 2018
(anno d’imposta 2017) |
Var.% | Var. | ||
Spese recupero patrimonio edilizio Numero contribuenti |
359.287 |
389.053 |
8,3% |
29.7 66 | |
Ammontare complessivo | 191 .538.000 | 219.862.000 | 14,8% | 28.324.000 | |
Media | 533 | 565 | 6,0% | 32 | |
Detrazioni per interventi finalizzati al risparmio energetico |
|||||
Numero contribuenti | 63.660 | 77 .369 | 21 ,5% | 13.7 09 | |
Ammontare complessivo | 32.082.000 | 39.560.000 | 23,3% | 7 .47 8.000 | |
Media | 504 | 511 | 1 ,5% | 7 | |
Detrazioni arredo immobili ristrutturati |
|||||
Numero contribuenti | 32.142 | 41.522 | 29,2% | 9.380 | |
Ammontare complessivo |
|
12.285.000 | 33,2% | 3.064.000 | |
Media | 287 | 296 | 3,1 % | 9 |
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