Come riports Ermanno Comegna, su Italia Oggi, si va ormai verso le indicazioni geografiche Dop e Igp anche per quanto riguarda i prodotti artigianali e industriali che hanno caratteristiche specifiche, grazie al particolare legame con il territorio di origine e alla tradizione. Sarà a tal proposito individuata una autorità competente e a livello nazionale per attuare le procedure di registrazione. Lo prevede lo schema di legge di delegazione europea per l’anno 2024, in dirittura d’arrivo in Consiglio dei ministri con il quale il Parlamento chiede al governo di adottare dei decreti legislativi per recepire nel nostro ordinamento gli atti dell’Unione europea.
A questo punto l’autorità competente dovrà gestire le domande di riconoscimento presentate dai gruppi di produttori (ad esempio consorzi tra imprese) che rappresentano una determinata produzione avente caratteristiche tali da poter essere tutelata ai sensi del regolamento UE 2023/2411 (per fare un esempio, determinati tipologie di coltelli artigianali). L’esame delle istanze deve avvenire seguendo procedure efficienti, prevedibili e rapide, per la trasmissione del dossier all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUUIPO), cui compete l’approvazione definitiva della richiesta e l’iscrizione nel registro comunitario. Il decreto legislativo dovrà inoltre adeguare il sistema sanzionatorio, penale e amministrativo e stabilire sanzioni dissuasive a carico degli operatori che violano le regole sulla protezione delle Dop e Igp.
Infine, dovrà essere individuato un organismo competente in materia di controlli. I1 Ministero delle imprese e made in Italy assumerà la responsabilità di attuare le disposizioni previste nel regolamento comunitario, attraverso un incremento della dotazione organica ed uno stanziamento di risorse per coprire le spese del personale supplementare.
Nella delega al Governo è prevista anche l’istituzione del Centro di riferimento per la valutazione dei prodotti fitosanitari, in applicazione della direttiva UE 1107/2009, in materia di immissione sul mercato dei presidi per la difesa delle colture. Il nuovo organismo sarà istitutio presso il Ministero della salute e svolgerà funzioni quali: supporto alle competenti autorità nell’istruttoria per la valutazione dei fitosanitari; provvedere alla gestione dei dati ed al sistema informatico; coordinare i flussi informativi tra gli enti incaricati della valutazione; semplificare il regime delle autorizzazioni; aggiornare le tariffe vigenti e istituirne di nuove.
Ma la delega riguarda l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento delegato 2022/1644 e del regolamento di esecuzione 2022/1646, nei quali sono contenute prescrizioni specifiche per l’esecuzione dei controlli ufficiali sull’utilizzo di sostanze farmacologicamente attive, autorizzate come medicinali veterinari o come additivi per mangimi e loro residui. Nell’esercizio della delega il Governo è tenuto ad adeguare ed accordare le disposizioni nazionali oggi vigenti in materia di controlli e quelle nuove introdotte dalla Commissione Europea nel 2022, dovendo conseguentemente abrogare le norme nazionali incompatibili.
La strada è segnata. Le indicazioni geografiche Dop e Ogp potranno essere applicate anche ai prodotti artigianali e industriali che rispettino determinate caratteristiche, grazie allo speciale legame con il territorio d’origine e alla tradizione dei luoghi. Tutto previsto nello schema di legge di delegazione europea per l’anno 2024, pronto a giungere sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Una autorità nazionale creata ad hoc si occuperà della registrazione, esaminando le istanze in arrivo, rispettando i tempi previsti per un’analisi e poi un possibile via libera in tempi celeri; in seguito, sarà creato un organismo competente in materia di controlli, anche fitosanitari.
Questo nuovo titolo di proprietà industriale sarà valido in tutta l’Unione Europea, estenderà ai prodotti artigianali e industriali la stessa tutela prevista per le indicazioni geografiche protette nel settore agroalimentare e consentirà di promuovere a livello internazionale i territori e le produzioni locali e regionali. Prodotti quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana, cuoi e pelli potranno beneficiare di questo nuovo regime.
Come si legge sul sito del Ministero delle Imprese e del made in Italya, affinché tutto questo possa avvenire regolarmente è necessario che i prodotti in questione soddisfino i seguenti requisiti:
- siano originari di un luogo, di una regione o di un Paese specifico;
- all’origine geografica sia essenzialmente attribuibile una determinata qualità, una reputazione o altra caratteristica peculiare;
- almeno una delle fasi di produzione si svolga in una zona geografica delimitata.
Sempre sul sito del Mimit si legge che il Regolamento fissa disposizioni riguardanti:
- i compiti, i diritti e le responsabilità necessari ai produttori per la gestione delle indicazioni geografiche;
- una registrazione semplice ed efficiente delle indicazioni geografiche, anche in risposta alle esigenze della società rivolte a prodotti sostenibili;
- la creazione di valore aggiunto mediante il contributo a una concorrenza leale sul mercato;
- informazioni affidabili e una garanzia di autenticità dei prodotti designati da un’indicazione geografica per il consumatore;
- i controlli e l’applicazione efficaci relativi ai prodotti artigianali e industriali, e la commercializzazione dei prodotti artigianali e industriali in tutta l’Unione;
- uno sviluppo economico locale che contribuisca alla tutela del know-how e del patrimonio comune.
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