Una costellazione di imprese artigiane

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Procedono troppo a rilento le operazioni di pagamento dei debiti degli enti locali pugliesi verso le imprese fornitrici di beni e servizi

Bari, 04/12/2014 – Procedono troppo a rilento le operazioni di pagamento dei debiti degli enti locali pugliesi verso le imprese fornitrici di beni e servizi.

Ammontano a 73 milioni di euro gli spazi finanziari e le anticipazioni della Cassa depositi e prestiti non ancora utilizzati dalle amministrazioni comunali della Puglia. E’ quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ben 232 municipi hanno chiesto «spazi finanziari» sul Patto di stabilità e/o anticipazioni dalla Cassa depositi e prestiti. Ma alle imprese non sono stati ancora erogati 26,5 milioni relativi agli arretrati del 2013 e 46,3 milioni per le prime sei trance di anticipazioni.

Riguardo alle Province pugliesi, quella di Bari ha effettuato pagamenti per un milione e mezzo di euro, saldando, così, l’arretrato. Taranto, Foggia e Lecce hanno liquidato, rispettivamente, 15 milioni, 12,3 e 8,9 milioni, impegnando interamente gli spazi finanziari sul Patto di stabilità. In coda la provincia di Barletta-Andria-Trani che ha impegnato il 91 per cento (6,2 milioni contro i 6,7). Brindisi, invece, è andata oltre le risorse disponibili, effettuando pagamenti per 14,2 milioni contro i 12,5 concessi.

 «Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi - commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia come, nonostante la disponibilità delle somme, le operazioni di pagamento dei debiti da parte di alcune P.A. procedano con estrema lentezza.

I famosi “pagamenti in 30 giorni” continuano ad essere un miraggio e il sistema è ben lontano dall’essere ricondotto a fisiologia, visto che ci sono ritardi persino nel recupero del pregresso.

 Certo, quasi tutte le Province hanno ormai utilizzato completamente gli spazi finanziari a loro disposizione per il 2013 e così hanno fatto molti Comuni, richiedendo ed impiegando anche le anticipazioni. Tuttavia, ci sono oltre 73 milioni di euro attualmente nelle disponibilità degli enti locali e non ancora utilizzati. È assolutamente necessario – conclude il presidente – mettere in circolo queste risorse con la massima urgenza, anche per consentire a tantissime imprese pugliesi di far fronte con maggiore serenità alle molteplici scadenze di fine anno».

In Italia, al 30 ottobre scorso, risultano pagati ai creditori 32,5 miliardi di euro, a fronte di un finanziamento complessivo ai debitori di 40,1 miliardi. Le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno raggiunto quota 84.608.

Questi i provvedimenti del Governo

Le norme principali per ridurre lo stock dei debiti della pubblica amministrazione sono contenute nel decreto legge 35/2013 (che ha messo a disposizione circa 40 miliardi di euro per gli anni 2013 e 2014), nel decreto legge 102/2013 (con il quale il Governo ha stanziato ulteriori 7,2 miliardi di euro per il 2013), nella legge di Stabilità 2014 (quota aggiuntiva di mezzo miliardo) e nel decreto legge 66/2014 (quota aggiuntiva di 9,3 miliardi). Questi provvedimenti hanno anche disposto misure organizzative e procedurali per impedire in futuro un nuovo accumulo di debiti arretrati.

 

Al link in basso, lo studio completo di tabulati analitici.

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