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Oltre 32mila i ricorsi ancora pendenti nelle commissioni tributarie provinciali della Puglia

Bari, 12/09/2013 – Oltre 32mila i ricorsi ancora pendenti nelle commissioni tributarie provinciali della Puglia. Più di 10mila le controversie in attesa di sentenza in commissione regionale.

 Il contenzioso tributario, in Puglia, registra numeri da capogiro. Ma, per fortuna, i nuovi ricorrenti sono sempre di meno. Altrimenti la macchina giudiziaria rischierebbe di ingolfarsi ancora di più.

 E’ quanto emerge dalla prima indagine sul contenzioso tributario, condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia.

In particolare, nella commissione provinciale di Bari risultano pendenti 6.284 ricorsi, in quella di Brindisi 2.222, in quella di Foggia 8.961, in quella di Lecce 7.598 e in quella di Taranto 6.946. Per un totale di 32.011 istanze. Più altre 10.009 in commissione regionale.

 Guardando all’ente impositore, ben 19.587 contestazioni (pari al 61,2 per cento) riguardano l’Agenzia delle entrate, 1.328 (pari al 4,1 per cento) quelle avviate contro l’Agenzia del territorio, 244 (0,8 per cento) contro l’Agenzia delle dogane e monopoli, 3.131 (9,8 per cento) contro Equitalia, 5.354 (16,7) contro enti locali e 2.367 (7,4 per cento) contro altri enti.

 Nel corso del 2012, nelle commissioni provinciali della Puglia, sono stati definiti 16.111 ricorsi. Nel 47,2 per cento dei casi (7.610 sentenze), l’esito è stato favorevole all’ufficio. Le istanze dei contribuenti, invece, sono state accolte nel 27,1 per cento dei casi (4.372 controversie). Un giudizio intermedio è stato emesso per 1.468 ricorsi (pari al 9,1 per cento). Irrilevanti le conciliazioni (0,4 per cento), mentre gli «altri esiti», come il condono, sono stati pronunciati 2.594 volte (16,1 per cento).

 Ad ogni modo, negli ultimi anni, si registra un modesto recupero per poter smaltire tutto l’arretrato. Nel quadriennio 2009-2012, nella commissione di Bari, sono stati definiti più ricorsi (23.365) di quanti ne siano stati spediti per posta o presentati personalmente allo sportello (23.304). Lo stesso vale per Lecce (che registra 3.801 pratiche in meno) e Taranto (7.812).

Ciò vuol dire che tali commissioni sono riuscite a portarsi avanti con il lavoro, nonostante un organico sempre più esiguo. A Brindisi e a Foggia, invece, sono aumentate le giacenze, rispettivamente di 1.072 e 2.849 ricorsi.

 In media, ci vogliono più di 830 giorni per definire un ricorso. A Bari ce ne vogliono 478, a Brindisi 584, a Foggia 730, a Lecce 1.003 e a Taranto 1.370. In quest’ultimo caso, occorrono quasi quattro anni. Un ricorso, infatti, può essere discusso in una o più udienze.

 «Quello dei tempi della giustizia - spiega Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia - è un problema grave per i cittadini, ma lo è ancor di più per le imprese, specie se di piccole dimensioni. Queste ultime, infatti, più di tutte pagano il peso dell’incertezza giuridica, soprattutto in questo momento di forte crisi economica. I dati elaborati dal nostro Centro Studi - aggiunge Sgherza - dimostrano come ciò si verifichi anche nell’ambito tributario che per sua natura genera un’ enorme mole di contenzioso, stante la complessità e la numerosità delle tasse e dei tributi che gravano sui contribuenti italiani. Occorre - sottolinea il presidente - che gli uffici giudiziari vengano dotati di risorse umane e mezzi adeguati ma, soprattutto, è necessario deflazionare il contenzioso attraverso prassi legislative che producano norme il più possibile lineari, comprensibili, a portata di cittadino e di impresa. Anche in quest’ambito - conclude Sgherza - è arrivato il momento delle semplificazioni».


Al link in basso, l'intero studio completo di dati e tabulati in formato PDF

 



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