Una costellazione di imprese artigiane

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Focus sul lavoro nell' artigianato in Puglia

Le dinamiche del mercato del lavoro nel primo semestre 2012 sono state inevitabilmente condizionate dal contesto recessivo dell’economia, già fiaccato dagli effetti della grande recessione iniziata nel 2008 – 2009, che non ha sufficientemente beneficiato della debole ripresa 2010 – 2011.
Con la pubblicazione dei dati relativi al quarto trimestre del 2011, l’ISTAT ha certificato la recessione tecnica, con due trimestri consecutivi di recessione del PIL. L’osservazione degli indicatori congiunturali continua a manifestare una marcata debolezza della domanda.

In Italia il settore manifatturiero, che determina il 34,8% dell’occupazione dell’artigianato, stenta a riprendersi: se nel 2011 il fatturato delle imprese è salito del 6,6%, questo è stato possibile in forza di una crescita del +10,5% sul mercato estero, ma di solo il 4,7% su quello interno.
In questo contesto le condizioni del mercato del lavoro italiano sono particolarmente critiche, anche in prospettiva futura, stante la previsione di una caduta del PIL stimata tra -1,5% e -2,2% per fine anno: si prevede una flessione dell’occupazione di un ulteriore 0,3% nel 2012.

Nel periodo 2007 – 2011, d’altra parte, il tasso di occupazione in Italia è calato di 1,7 punti percentuale, di -1,9% in Puglia e di -2,6% nel Mezzogiorno che segna il dato più pesante sull’intero territorio nazionale.
Nel 2011 il tasso di disoccupazione totale era dell’8,4% in Italia, del 13,7% nel Mezzogiorno e del 13,3% in Puglia. Nello stesso anno la disoccupazione dei giovani al di sotto dei 25 anni toccava livelli allarmanti: 29,1% in Italia e 37,5% in Puglia.
Per quanto riguarda l’artigianato, il 47,9% delle imprese del settore operante in Puglia ha alle proprie dipendenze almeno un addetto (contro il 40,4% del dato nazionale). Complessivamente gli addetti dell’artigianato nella nostra regione sono 166.364, di cui 85.267 dipendenti (il 51,3% contro il 48,2% del corrispondente dato nazionale). La dimensione media dell’impresa artigiana in Puglia è di 2,47 addetti (2,58 in Italia).

Per incidenza sull’occupazione totale, l’artigianato pugliese si colloca al 15° posto tra le regioni italiane: il 13,4% dell’occupazione è localizzata nel settore artigiano (13,9% in Italia).
Lo studio mette a confronto gli addetti ed i dipendenti nell’artigianato per macro settore e provincie in Puglia, evidenziando un sostanziale equilibrio tra gli addetti dell’industria in senso stretto” (50.194), delle costruzioni (59.364) e dei servizi (56.536) ed evidenziando un andamento analogo tra i dipendenti nei rispettivi macro settori.

La tabella 4 dà ragione delle dimensioni medie delle imprese artigiane in Puglia per macrosettore e provincia.
La tabella 5 illustra le consistenze, per provincia, delle imprese, degli addetti e dei dipendenti per il totale delle imprese e per le imprese con meno di 15 addetti (che
rappresentano in Puglia il 51% dei dipendenti, contro il 33,1% del corrispondente dato nazionale).
Nella tabella 6 gli oltre 85.000 dipendenti delle imprese pugliesi dell’artigianato sono stati suddivisi sulla base del contratto, evidenziando come il 27,5% sia inserito nel CCNL della meccanica ed installazione di impianti, il 26,7% faccia riferimento al CCNL dell’edilizia e l’11,6% al CCNL degli alimentaristi e panificazione.

Nella tabella 7 si sono suddivise le oltre 32.000 imprese artigiane pugliesi sulla base del contratto di riferimento: le concentrazioni seguono gli andamenti evidenziati nella tabella precedente: 9.127 imprese fanno riferimento al contratto dell’edilizia, 8.902 a quello della meccanica e 3.634 a quello degli alimentaristi.

La tabella 8 illustra la presenza degli apprendisti in Puglia: essi rappresentano il 7% del totale degli occupati ed ammontano a 26.222 unità: per il 37,6% (contro il 31,8% del corrispondente dato nazionale) sono alle dipendenze di aziende artigiane (10.087).     

Nella tabella 9 si prendono in esame le ore di cassa integrazione concesse ad operai ed impiegati nel corso del 2011: su un totale di quasi 57milioni di ore concesse in Puglia, la cassa integrazione guadagni ordinaria ammonta al 22,3% del totale (con una flessione di quasi 1/3 rispetto all’anno precedente), la cassa integrazione straordinaria è il 31% del totale (con una flessione di quasi il 40% rispetto all’anno precedente), mentre la cassa integrazione in deroga costituisce il 46,8% del totale delle ore concesse, con un incremento del 20,7% rispetto all’anno precedente.
La cassa integrazione in deroga concessa per i dipendenti del settore artigiano costituisce solo il 3,9% del totale ed evidenzia una flessione del 17,1% rispetto all’anno precedente: questo significa che il massiccio ricorso a tale ammortizzatore sociale non ha coinvolto in Puglia il settore artigiano, che ha meglio resistito alla crisi, garantendo livelli occupazionali ancora elevati.
In termini assoluti, se nel 2011 sono state concesse in totale in Puglia 26,6 milioni di ore di cassa integrazione in deroga, nello stesso periodo le ore concesse a dipendenti delle imprese artigiane pugliesi sono state meno di 2,2 milioni.

La tabella 10 evidenzia l’andamento degli infortuni denunciati in Puglia: in totale si sono registrati nel corso del 2010 poco meno di 30.000 infortuni, con una flessione del 2,3% rispetto all’anno precedente (in Italia la flessione è stata dell’1,7%). Gli infortuni che si sono registrati nel settore artigiano sono stati poco più di 4.000, con l’incidenza del 14% sul totale ed un decremento del 9,6% sull’anno precedente (ben più consistente rispetto al 6% registrato su base nazionale).

 

Al link seguente è possibile scaricare l'intero studio in formato .pdf, contenente le disaggregazioni per ciascuna delle province pugliesi.

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