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Nuovo bando regionale per gli insediamenti in aree produttive extraurbane in favore delle piccole imprese associate o consorziate pugliesi

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La Regione Puglia ha pubblicato uno strumento di sostegno che incentivi consorzi o reti di imprese che intendano favorire il trasferimento di piccole imprese dai centri urbani (con popolazione superiore a 40 mila abitanti) verso agglomerati industriali o aree di insediamento produttivo. Tale strumento è l’Avviso “Aiuti all’insediamento in aree produttive extraurbane”, pubblicato nel Bollettino Ufficiale del 16 agosto 2012.

Con tale bando si intende aiutare le piccole imprese a migliorare efficienza, misure di sicurezza dei processi produttivi, incrementare il risparmio energetico ed idrico, promuovere la gestione e il recupero dei rifiuti, ridurre emissioni odorifere e sonore.

I consorzi o contratti di rete possono presentare domanda di agevolazione a condizione che prevedano l’insediamento in agglomerati industriali o aree produttive di un numero di soci/associati non inferiore a 10 imprese, di cui almeno il 60% rappresentato da imprese già operative.

I consorzi o la rete di imprese dovranno presentare un progetto integrato (documento che illustra il programma di trasferimento, i costi di acquisizione dei servizi e fornisce informazioni sulla capacità tecnica, organizzativa, economica e finanziaria del consorzio) riguardante un arco temporale di 12 mesi. È necessario che il progetto integrato preveda il trasferimento e l’insediamento ed un unico intervento destinato all’acquisizione dei servizi che dovranno essere prestati in favore delle imprese associate o consorziate.

Sono considerate ammissibili le spese nell’ambito dell’ambiente (adozione ex novo di sistemi di gestione ambientali e realizzazioni di studi di fattibilità per l’adozione di tecnologie ecoefficienti), della responsabilità sociale ed etica (adozione ex novo di sistemi di gestione etica e sociale), ed a quello dell’innovazione d’impresa (assistenza tecnologica, servizi di trasferimento di tecnologie, consulenze gestionali, per l’ottenimento di licenze e riguardanti la sfera dei diritti delle proprietà intellettuali e di accordi di licenza).

I requisiti necessari per le imprese consorziate o associate che richiedano tale aiuto sono i seguenti:

le imprese devono essere regolarmente costituite; devono essere iscritte nel Registro delle imprese ed operative; devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti; devono essere classificate come micro e piccole imprese; non devono rientrare tra coloro che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti considerati illegali dalla Commissione Europea; devono operare nel rispetto delle normative vigenti; non devono essere destinatari di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche; devono aver restituito agevolazioni erogate; non devono risultare “impresa in difficoltà”; devono prevedere di realizzare un piano di impresa agevolato in aree extraurbane; devono disporre di attività produttiva in un centro urbano di un Comune con popolazione superiore a 40 mila abitanti.

Gli aiuti per gli investimenti sono ammissibili per investimenti in attivi materiali e immateriali (opere murarie, infrastrutture specifiche aziendali, acquisto di macchinari/impianti/attrezzature nuovi, acquisto di programmi informatici).

L’intensità di tali aiuti non può superare il 50% dei costi ritenuti ammissibili, salvo che l’unità produttiva agevolata si localizzi in immobili inutilizzati da almeno 2 anni; in tal caso gli aiuti sono estendibili fino al 75% dei costi ammissibili.

L’intensità d’aiuto è incrementata del 5% per le piccole imprese partecipate in maggioranza da donne o costituite in forma di cooperativa.

Le domande di accesso agli aiuti possono essere inviate dai soggetti interessati a partire dal 10 settembre 2012.

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