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Annuario statistico Commercio estero e attività internazionali delle imprese Edizione 2014

Studi e Ricerche

L'edizione 2014 dell'Annuario statistico "Commercio estero e attività internazionali delle imprese", frutto della collaborazione fra l'Istat e l'Ice (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane), fornisce un quadro completo e aggiornato sulla struttura e la dinamica dell'interscambio di merci e servizi; sui flussi di investimenti diretti esteri; sul numero e le principali caratteristiche degli operatori italiani all'export, delle imprese esportatrici ed importatrici, delle multinazionali italiane all'estero e di quelle a controllo estero che operano in Italia.
I dati e gli indicatori statistici dell'Annuario, elaborati a partire da fonti statistiche ufficiali nazionali e internazionali, si prestano a essere impiegati dalle imprese e dai policy maker per orientare le decisioni strategiche e operative.

Nel perdurare di una fase complessa della congiuntura internazionale, questa funzione appare oggi particolarmente rilevante.

La sedicesima edizione si rinnova nei contenuti e nella forma editoriale. Come per l'edizione 2013, il "cuore" dell'annuario è costituito da una USB card allegata al volume che contiene tutte le 861 tavole.
I contenuti informativi della USB card possono essere visualizzati attraverso una interfaccia grafica intuitiva che consente di leggere l'Annuario Istat-Ice e il Rapporto Ice, di accedere alla documentazione completa e di consultare, scaricare ed elaborare tutte le tavole statistiche. Il volume a stampa svolge invece il ruolo di guida alla lettura e supporto all'analisi ed interpretazione dei dati.
Tra le innovazioni di contenuto introdotte nell'edizione 2014, si segnalano i dati sugli indici dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali, l'ampliamento degli indicatori sulla struttura e le attività delle imprese multinazionali e l'inserimento di una nuova sezione cartografica, che approfondisce alcuni fenomeni di rilevante interesse per l'analisi della performance dell'Italia nei mercati internazionali e dei processi di internazionalizzazione delle imprese italiane.
Inoltre, sono da segnalare i dati - aggiornati al 2013 e non ancora pubblicati - sugli operatori all'export e quelli sulla struttura delle imprese esportatrici e importatrici, nonché alcuni indicatori internazionali elaborati dall'Ice, quali ad esempio le quote di mercato dell'Italia sul commercio mondiale per aree geografiche e raggruppamenti di prodotti.

Nel 2013 aumentano le aziende esportatrici italiane. Si raggiunge così il record storico di 211.756 unità, 2.666 in più del 2012.

Il presidente dell'Ice, Riccardo Monti, si attende per il 2014 un aumento del surplus della bilancia commerciale ''che potrebbe sfiorare i 50 miliardi di euro'', dopo il valore record di 37 miliardi del 013, il piu' alto da 17 anni.

L'avanzo commerciale, in parte dovuto alla debolezza dei consumi e quindi dell'import, ''è fondamentale per un Paese indebitato come il nostro''.

Sull'export mondiale la quota di mercato del made in Italy aumenta nel 2013 del 2,79% rispetto al +2,74% del 2012. Le sportazioni di servizi sono cresciute del 2,1% mentre le importazioni risultano stazionarie. Quasi quadruplicati, invece, i flussi di investimenti diretti all'estero rispetto al 2012.
Le regioni con il maggior numero di operatori all'export sono Lombardia (quasi 62 mila), Veneto (circa 29 mila), Emilia Romagna (circa 25 mila), Toscana (circa 20 mila) e Piemonte (quasi 19 mila).
Nel 2012, sono attive 192.405 imprese esportatrici: nel 45,5% dei casi si tratta di imprese manifatturiere (con un peso dell'82,3% sul valore complessivo delle esportazioni delle imprese), nel 40,4% sono imprese commerciali e nel 14,1% sono imprese che operano in altri settori.
Il contributo delle imprese esportatrici alle esportazioni nazionali cresce sensibilmente all'aumentare della dimensione d'impresa, espressa in termini di addetti. Le grandi imprese esportatrici (quasi duemila unità con almeno 250 addetti) hanno realizzato il 45,9% delle esportazioni nazionali, le medie imprese (50-249 addetti) il 28,4% e le piccole imprese (con meno di 50 addetti) il 25%. Aumenta anche il numero di micro-esportatori con un fatturato estero sotto i 75 mila euro, cresciuti di 17 mila unità dal 2004. Il loro peso sull'export totale e' tuttavia fermo allo 0,6%.
Germania e Francia si confermano nel 2013 i principali mercati di sbocco delle esportazioni nazionali, con quote pari, rispettivamente, al 12,4% e al 10,8%. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto tra i paesi partner, con una quota del 6,9%; seguono Svizzera e Regno Unito (rispettivamente 5,2% e 5%). Tra i principali paesi, i mercati di sbocco più dinamici (incremento della quota sulle esportazioni nazionali superiore a 0,2 punti percentuali rispetto al 2012) sono Belgio (+0,3 punti percentuali), Cina, Russia, Regno Unito e Iraq (con +0,2 punti percentuali ciascuno).

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