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I nemici non visti e la difesa comune europea

È chiaro che il mondo occidentale ha subìto una scossa violenta. Non tale da farlo crollare, ma ciò che è accaduto a Kabul sta spingendo le classi dirigenti europee a ripensare la collocazione strategica dei propri Paesi. Si ricomincia così a parlare della necessità di una difesa europea. E non per sostituire la Nato ma per disporre di mezzi propri che consentano all'Europa, se necessario, di provvedere da sola alla propria sicurezza. Si tratta della conseguenza di una presa d'atto: le priorità degli Stati Uniti sono cambiate, l'America sta dismettendo i panni di Paese guida del mondo occidentale e, quindi, anche quelli di “lord protettore” dell'Europa, un ruolo che ha svolto dalla fine della Seconda guerra mondiale sino ad oggi



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