Una costellazione di imprese artigiane

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Presentati alla Stampa gli Accordi Regionali per l'Artigianato

Bari - 14 ottobre 2013 - Sono stati presentati oggi alla Stampa gli Accordi Regionali per la realizzazione della contrattazione collettiva nella nostra Regione, fortemente voluti da Confartigianato Imprese Puglia.

Il settore dell’Artigianato conta in Puglia oltre 75.000 imprese attive e quasi 160.000 occupati e riveste un ruolo sempre più strategico all’interno del tessuto produttivo. 

La piccola impresa (PMI e imprese artigiane con meno di 20 addetti) rappresenta la quasi totalità delle aziende pugliesi: addirittura il 98,6%, a fronte di una comunque elevatissima quota nazionale, pari al 97,6%.[1][1]

Ogni giorno nella nostra Regione, nonostante la crisi, nascono 21 nuove imprese artigiane[2][2], sintomo che questo settore dimostra ancora grande vitalità e sta resistendo meglio di altri alla congiuntura economica negativa, garantendo, oltre a produzioni ad elevato valore aggiunto, anche un efficace presidio dei livelli occupazionali.

L’Accordo Quadro del 29 luglio scorso e quello di Recepimento Intercategoriale del 27 settembre rappresentano lo sforzo delle Associazioni di rappresentanza artigiana e delle Organizzazioni Sindacali per sostenere le imprese ed i lavoratori in questa fase di acuta crisi economica, nell’ottica di una rapida e stabile ripresa. L’articolato non solo apre alla contrattazione regionale, ma contiene anche una serie di disposizioni che vanno nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro nonché della produttività aziendale.

Nel dettaglio, a parte la costituzione di un Osservatorio Regionale che consenta finalmente una più approfondita conoscenza delle dinamiche dell’artigianato pugliese, l’accordo firmato lo scorso 29 luglio prevede la possibilità, per i contratti regionali di categoria, di strutturare sistemi di flessibilità oraria come quello della “banca delle ore”, anche attraverso la garanzia della supervisione dell’Ente Bilaterale.

I medesimi contratti regionali potranno altresì istituire, in favore dei dipendenti, un premio di produttività sulla base di parametri differenti e negoziati a seconda del settore di riferimento, che consenta di cogliere i benefici previsti dalla legislazione nazionale in materia di detassazione e decontribuzione e di implementare un sistema di working by objectives al passo coi tempi.

 Particolarmente interessanti ed innovative risultano poi le previsioni in materia di welfare integrativo a favore dei lavoratori e le iniziative di sostegno delle imprese, tutte incentrate sul consolidato sistema della Bilateralità Artigiana.

L’EBAP, non soltanto ha garantito e continua a garantire il sostegno al reddito dei lavoratori dell’artigianato, notoriamente non coperti dagli ammortizzatori sociali ordinari, ma mette a disposizione un articolato apparato di welfare contrattuale, che l’Accordo Quadro ha ulteriormente implementato.

 Quest’ultimo, infatti, ha previsto all’art. 8 tanto contributi e premi per l’istruzione dei figli di lavoratori ed imprenditori quanto prestazioni particolarmente all’avanguardia quali quelle a sostegno del consolidamento degli impianti debitori delle imprese aderenti all’Ente Bilaterale dell’Artigianato Pugliese e delle imprese che, danneggiate, hanno denunciato la piaga dell’usura ed utilizzato i Consorzi Fidi per la ristrutturazione del debito.

L’importanza di queste ultime disposizioni di sostegno ha spinto le Parti firmatarie a darvi immediata e concreta applicazione attraverso un accordo di recepimento intercategoriale, siglato lo scorso 27 settembre tra i rappresentanti delle Categorie produttive.

Gli Accordi Regionali dell’Artigianato Pugliese pongono le basi per un periodo di relazioni sindacali rinnovate, sempre più partecipate ed orientate al miglioramento della produttività aziendale, dei livelli occupazionali, della sicurezza sul lavoro, della protezione sociale ed offrono all’intero comparto artigiano ed alle singole Categorie che vi fanno capo i mezzi per affrontare al meglio le sfide che l’attuale panorama economico impone.



[1]Dati Istat - ASIA

[2] Dati Movimprese - Unioncamere

 



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