Una costellazione di imprese artigiane

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Conversione del decreto competitività il commento di Rete Impresa Italia

“Bene riduzione costi energia su imprese. Serve disegno complessivo per rilanciare lo sviluppo”

“Nel decreto legge 91/2014, apprezzabile per alcune misure che alleggeriscono gli oneri a carico delle imprese, manca un approccio sistematico capace di aggredire tutti gli aspetti che frenano la ripresa e di sostenere la competitività del sistema produttivo. La situazione dell'economia italiana, in conclamata recessione, impone e rende urgente un piano strategico complessivo e coordinato di rilancio dello sviluppo"

Rete Imprese Italia commenta così il Decreto legge Competitività approvato definitivamente dal Senato.

Rete Imprese Italia valuta positivamente gli interventi per abbassare il costo delle bollette elettriche delle imprese. La riduzione della soglia di accesso al beneficio dagli iniziali 55kW agli attuali 16,5 kW permette infatti di estendere gli ‘sconti’ in bolletta ad altre 400.000 imprese di cui l’80% appartengono ai settori manifatturieri e del commercio, del turismo e dei servizi.

Il parlamento ha recepito le nostre proposte di abbassamento della soglia degli utenti elettrici da 55kW a 16,5 kW di potenza per consentire ad oltre  400.000 utenze in più e all’81% dell’artigianato manifatturiero con dipendenti di usufruire degli sconti in bolletta".

"Per la prima volta da molti anni - aggiunge Merletti - si tratta di un intervento rivolto alle piccole imprese con la volontà di tagliare agevolazioni fortemente inique, evitando il cumulo con le agevolazioni precedenti, come quelle dedicate alle imprese energivore. Attendiamo quindi le ulteriori misure relative alla riduzione dell'interrompibilità e dei sussidi incrociati non contenute nel provvedimento che sono attualmente allo studio dei tecnici ministeriali".

Quanto alle misure di semplificazione del Sistri, il Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, anche a fronte della volontà di Selex Services Management di interrompere il contratto per la gestione del Sistri il prossimo 30 novembre, Rete Imprese Italia ancora una volta sollecita il coraggio del definitivo superamento del Sistema che in questi 5 anni ha dimostrato di non funzionare.

Bene le norme del Dl finalizzate a rafforzare il ruolo delle Agenzie per le Imprese per semplificare l'avvio e l'esercizio delle attività imprenditoriali.

Non è invece condivisibile l'abrogazione della norma sulle deroghe al limite per l'utilizzo del contante da parte dei soli cittadini di Paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo che, oltre ad un danno, rappresenta una vera e propria beffa per le imprese che non potranno operare in un regime di maggiore concorrenzialità. A questo proposito è auspicabile che il Governo dia seguito all’impegno preso per mettere in campo le necessarie misure per favorire una maggiore fluidità delle transazioni commerciali.

Più in generale, Rete Imprese Italia sottolinea la necessità di un disegno compiuto di politica economica a sostegno dell’impresa diffusa, con misure di ampio respiro che affrontino in una logica di 'filiera' il rilancio del sistema imprenditoriale italiano. Con urgenza, quell'urgenza che il Governo sta dedicando ad altre questioni che non sono l'economia reale.

Nel dettaglio delle misure del decreto legge, Rete Imprese Italia valuta positivamente gli interventi per abbassare il costo delle bollette elettriche delle imprese. La riduzione della soglia di accesso al beneficio dagli iniziali 55kW agli attuali 16,5 kW permette infatti di estendere gli ‘sconti’ in bolletta ad altre 400.000 imprese di cui l’80% appartengono ai settori manifatturieri e del commercio.

Altrettanto positivo il giudizio sulla volontà di semplificare ulteriormente il Sistri, il Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti. Ma Rete Imprese Italia auspica il definitivo superamento del Sistema che in questi 5 anni ha dimostrato di non funzionare. E, più in generale, in materia ambientale, i rappresentanti delle imprese dell’artigianato e del terziario di mercato lamentano l’assenza nel Decreto legge di misure di semplificazione dei complessi ed onerosi adempimenti burocratici a carico degli imprenditori.

Sul fronte degli interventi per il sostegno dell’agroalimentare made in Italy, Rete Imprese Italia ritiene indispensabile estendere la misura del credito d’imposta prevista per i produttori a tutta la filiera, includendo quindi anche le imprese della distribuzione. Ancora per quanto riguarda il settore agricolo, viene sollecitata l’estensione delle semplificazioni del sistema dei controlli a tutte le imprese che operano nel comparto. A questo proposito, Rete Imprese Italia fa rilevare che il costo sopportato dagli imprenditori per la mole e la complessità dei controlli nel settore alimentare incide fino al 10% sul costo finale del prodotto.

Inoltre, Rete Imprese Italia fa rilevare che la misura del credito d’imposta per investimenti in nuovi beni strumentali, oltre ad escludere gli investimenti inferiori a 10.000 euro effettuati da molte imprese, è rivolto soprattutto a quelle manifatturiere. Pertanto vengono sollecitate ulteriori e specifiche misure per le imprese dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi.

 

 



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