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Comitato sorveglianza Fesr 2007/2013. Vendola:
Per il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha aperto i lavori insieme con la vicepresidente Angela Barbanente, "oggi c'è qui un incrocio di sguardi" per meglio focalizzare quanto sta accadendo in Puglia in tema di spesa comunitaria, in uno scenario dove i limiti del Patto di stabilità e la mancata nettizzazione del cofinanziamento nazionale della spesa, sono diventati ormai oggetto di una vera e propria battaglia politica per la sopravvivenza.
"Un momento importante quello del Comitato di sorveglianza - ha detto Vendola parlando con i cronisti - perché non è soltanto l'occasione per condividere i giudizi e il monitoraggio su come va la spesa comunitaria, è anche l'occasione per renderci tutti quanti conto del fatto che, se non cambiano le regole, noi rischiamo di morire rapidamente".
"Di fronte ai rappresentanti di Bruxelles e dei ministeri del governo italiano noi oggi abbiamo detto la verità - ha aggiunto il Presidente - non abbiamo bisogno di coccole o di pacche sulle spalle o di chi ci dice bravi avete speso bene e più di tutti, perchè noi non possiamo più spendere. Oggi i vincoli sono diventati un freno a mano".
Per Vendola occorre che "ci sia una inversione di tendenza, occorre cioè che si liberi la spesa, che serve ad aprire i cantieri, da qualunque vincolo".
"Per uscire dalla crisi - ha sottolineato Vendola - abbiamo necessità di dare lavoro, di infrastrutturare, di modernizzare e di dare risposte soprattutto alla domanda di futuro del Mezzogiorno. Fateci lavorare, fateci aprire i cantieri, dateci la possibilità di dare una risposta alla drammatica questione della disoccupazione. Noi abbiamo le risorse da spendere, ma le regole ci impediscono di spenderle. Ecco, vogliamo una risposta chiara su questo".
Per quanto riguarda le risposte che il Governo Renzi finora ha dato, Vendola ha concluso dicendo che "se il governo non dovesse aiutarci a vivere, si farebbe molto male perché noi siamo un pezzo prezioso di Italia e di Europa, e non solo noi perché a rischiare di non farcela più, sono tutti i territori, le regioni e comuni".
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